Nelle prime settimane di agosto, tra le pagine di un noto quotidiano genovese è stata data notizia
del rischio cancellazione dei mosaici di Via XX settembre nel tratto compreso tra il Ponte
Monumentale e Via V Dicembre sotto il portico neogotico.
Secondo l'articolo pubblicato e arricchito con videointerviste ai passanti, la pavimentazione alla
genovese decorata con mosaici policri, verrà sostituita con una più semplice arenaria. A
detta dell'Assessore competente si tratta invece di una semplice base ... "poi torneranno i
mosaici".
Dall'osservazione del cantiere e dalla lettura del relativo cartellone posto sulla recinzione
sembrerebbe che i mosaici non corrano alcun rischio.
Dal cartellone si evince che il cantiere è per il momento limitato ad un primo lotto compreso tra
Ponte Monumentale e Via V Dicembre.
Lo stesso lotto è suddiviso in due sezioni: da Ponte
Monumentale a Salita Garaventa e da Salita Garaventa a Via V Dicembre.
Il primo tratto identificabile come il portico neogotico posto sotto la chiesa di Santo Stefano risultava
pavimentato con elementi lapidei irregolari gialli "alla palladiana". Il secondo
tratto risulta invece pavimentato alla genovese con rifiniture ornamentali a mosaici policromi.
Secondo le intenzioni dei restauratori, solo il primo tratto subirebbe la sostituzione della sola
palladiana con l'arenaria originariamente impiegata e distrutta nel secondo conflitto mondiale.
La descrizione dei lavori, le foto e l'ispezione fotografica particolareggiata di google maps mostra
che effettivamente, nel primo tratto del porticato non esistevano mosaici ma solo elementi lapidei
irregolari prevalentemente gialli. I nuovi elementi attualmente posti in opera non sembrano
affatto essere una base come affermato dall'Assessore ma sembrano essere proprio le arenarie
indicate nel cartellone. A possibile conferma, il fatto che le lastre sono poste in quota con la
pavimentazione limitrofa. Questa modifica non sembra aver interessato in alcun modo i mosaici
"alla genovese" ancora visibili invece oltre l'edicola del giornalaio e che, a detta del cartellone dei
lavori, non verranno sostituiti da pavimentazioni di minor pregio.
Se in casi precedenti come ad esempio la temporanea realizzazione della mini rambla le critiche
urbanistiche ed estetiche erano più che lecite, in questo caso l'allarme sembra esser stato lanciato
con troppa fretta.