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titolo Tristan da Cunha
          l'isola nel sud Atlantico e i legami con Camogli


L'arcipelago di Tristan da Cunha è composto da tre isole di origine vulcanica: Tristan da Cunha (la principale), Inacessible Island e Nightingale Island.

Tristan da Cunha - immagine fornita da www.tristandc.com Tristan da Cunha - immagine fornita da www.tristandc.com

Edinburgh è il centro abitato e le sue coordinate 37° 04' S - 12° 18' W lo collocano praticamente in mezzo al sud Atlantico. Rappresenta una delle comunità più isolate del mondo.

Tristan da Cunha Tristan da Cunha

Tristan da Cunha, come le altre due isole, ha origine vulcanica. Il vulcano, alto 2060 m, è considerato attivo come dimostrano gli eventi tra il 1961 ed il 1962.

Per quanto distante dalla Liguria, Tristan da Cunha rappresenta un piccolissimo ma interessante capitolo della sua storia. Ancora oggi tra gli abitanti dell'isola sopravvivono due cognomi di origine ligure. Sono i discendenti di due naufraghi camogliesi Andrea Repetto e Gaetano Lavarello che nel 1892 decidono di rimanere sull'isola contribuendo all'ampliamento della comunità.

A testimonianza del legame storico, rimane anche l'ospedale "Camogli Hospital" costruito nel 1971 in sostituzione dell'originale struttura sanitaria della seconda guerra mondiale.

Tristan da Cunha, Hospital Camogli - immagine fornita da www.tristandc.com Tristan da Cunha, Hospital Camogli - immagine fornita da www.tristandc.com

Sull'isola vi sono due chiese, l'anglicana St. Mary (1923) e la cattolica St. Joseph (1983 poi 1995).

Tristan da Cunha è soggetta all'amministrazione di un Governatore, residente a Sant'Elena, e di un Amministratore suo rappresentante sull'isola.

L'Amministratore costituisce il "capo del governo" ed è supportato dal "Island Council" composto da 8 membri eletti e 3 nominati.

Le questioni legali sono di competenza del Procuratore Generale di Sant'Elena. Precedentemente, l'Amministratore locale deteneva anche i poteri del Magistrato.

Le leggi valide per Sant'Elena si applicano anche a Tristan da Cunha se non in contraddizione con quelle locali.

La pubblica sicurezza è garantita da un ufficiale di Polizia coadiuvato da 3 agenti.

L'organizzazione sociale ed economica dell'isola, ancora oggi si basa sui principi egualitari pattuiti dai fondatori nel progetto chiamato "The Firm" (1817). La terra è posseduta in modo comunitario e agli "esterni" non ne è permesso l'acquisto. Sembra esistere una sorta di rigido controllo collettivo sul "sistema".

Tristan da Cunha, hospital - immagine fornita da www.tristandc.com Tristan da Cunha, insediamento - immagine fornita da www.tristandc.com

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titolo storia

L'isola di Tristan da Cunha deve il suo nome all'Ammiraglio portoghese suo scopritore nel 1506.

A partire dal 1509 l'isola viene indicata sulle carte nautiche.

Solo nel 1643 si registra il primo sbarco quando l'equipaggio del vascello olandese Heemstede scende a terra per rifornirsi di acqua e viveri.

Nel 1650 e successivamente nel 1669, gli olandesi organizzano due spedizioni sull'isola e studiano la possibilità di fondare una base commerciale. L'assenza di un porto sicuro pregiudica il progetto che viene accantonato.

Sul finire del XVIII° secolo l'isola diventa un punto d'appoggio o almeno di riferimento per i vascelli dediti alla caccia delle balene. Tra il 1790 ed il 1791 il Capitano John Patten di Philadelphia crea una propria base sull'isola e raccoglie 5600 pelli di foca con relativo olio.

Il primo tentativo di colonizzazione risale al 1810 quando Jonathon Lambert prova a stabilire sull'isola una stazione commerciale.

Tra i tre uomini che costituiscono la spedizione vi è Tomasso Corri da Livorno. La spedizione ha però un tragico epilogo e nel 1813 il vascello HMS Seiramis trova e soccorre l'italiano, unico superstite essendo tutti i suoi compagni annegati in un incidente di pesca.

Nel 1816 sbarcano sull'isola le truppe di Re Giorgio III° trasportate dal vascello HMS Falmouth e ne prendono possesso. Viene fondata una base chiamata Fort Malcolm e per quanto sperduta nel sud dell'Oceano Atlantico assume una certa importanza dovendo impedire l'uso dell'isola agli americani ma soprattutto ai francesi data la relativa vicinanza a Sant'Elena e al suo pericoloso ospite Napoleone.

Solo un anno più tardi, la nave HMS Euridice, ritira la guarnigione come conseguenza della perdita di 55 uomini nell'affondamento della HMS Julia nel maggio precedente.

Questo evento rappresenta il punto di svolta nella storia di Tristan da Cunha. il caporale scozzese William Glass persuade il Comandante della guarnigione a lasciarlo rimanere con la famiglia e alcuni uomini.

Il gruppetto condivide un progetto chiamato "The Firm" (la Società) che contempla la suddivisione in parti uguali di tutto (provviste, spese, guadagni, ecc...) e la mancanza di gerarchie. L'accordo tra i fondatori viene siglato 7 novembre 1817.

Lo sviluppo della comunità è lento e spesso dettato dalla temporaneità dei soggiorni. L'incremento della popolazione è legato anche all'incorporazione dei marinai superstiti dei naufragi nelle pericolose acque circostanti. Il naufragio di una nave costituisce una tragedia per gli equipaggi ma talvolta si trasforma in un pericolo per gli abitanti dell'isola costretti a dividere le poche scorte con numerosi "ospiti". Accade persino che la comunità si triplichi in un solo giorno come dopo il naufragio del 1821 che coinvolge 50 uomini.

I primi tentativi di commerciare pelli e olio di foca falliscono con l'affondamento di una goletta e la fuga del co-fondatore Burnell "scappato con la cassa".

Nel 1826 sull'isola sono presenti 5 scapoli e la sola famiglia di William Glass. Lo squilibrio demografico costituito dalla mancanza di donne crea un ostacolo allo sviluppo della comunità. Per porre rimedio al problema, viene dato incarico al Capitano Simon Amm di convincerne alcune dell'isola di Sant'Elena a raggiungere gli scapoli di Tristan da Cunha. Compenso per la missione: un sacco di patate per ogni donna.

Un anno dopo giungono a Tristan da Cunha 5 "volontarie".

Nel 1832 la popolazione sale a 34 persone, 6 coppie e 22 bambini.

Tra il 1840 ed il 1850 cresce il numero di navi di passaggio.

Dopo la morte di William Glass nel 1853 e negli anni successivi, molti familiari e altri abitanti abbandonano l'isola.

Sull'isola restano 28 persone divise in 4 famiglie e Peter Green diventa il portavoce non ufficiale in sostituzione del defunto William Glass.

Tre eventi storici contribuiscono ad isolare Tristan da Cunha: la guerra civile tra il 1861 ed il 1865 che ha sensibilmente ridotto il passaggio delle baleniere in cerca di provviste; l'apertura del canale di Suez nel 1869; l'introduzione della propulsione a vapore.

Nel 1867 il Duca di Edinburgo, a bordo della HMS Galatea, visita l'insediamento chiamato ufficialmente, ma non dai locali, Edinburgh of the Seven Seas.

Nel 1878 naufraga la nave Mabel Clark. Parte del suo scafo viene riutilizzato. La sua campana è ancora in uso nella chiesa di St. Mary.

Nel 1881 dopo un sospetto naufragio la popolazione raggiunge le 110 unità.

Nel 1882 si ripete un deliberato naufragio e porta con sé disastrose conseguenze. La nave Henry B. Paul causa l'arrivo sull'isola dei ratti e la perdita dei raccolti. La diffidenza delle compagnie assicurative verso la navigazione nell'area porta ad un ulteriore isolamento.

Il 28 novembre 1885 un'altra tragedia sconvolge l'isola, la lancia utilizzata da quasi tutti gli uomini abili per il commerico scompare nell'oceano. Periscono 15 uomini e quando la nave Città di Sparta raggiunge l'isola, trova una popolazione di 92 persone, 13 vedove e soli 4 uomini adulti (Peter Green 77 anni e Andrew Hagan 69).

Il Governo Britannico decide l'invio annuale di una nave di supporto e offre un passaggio gratuito a Città del Capo. Solo 10 persone, nel 1889, lasciano l'isola. Altri 13 abitanti lasciano Tristan da Cunha nel 1892. Restano sull'isola solo in 50.

L'aiuto alla comunità arriva nuovamente dal mare ed in particolare dagli equipaggi naufragati nel 1892.

Il 1892 è anche la volta della nave Italia che si arena. Andrea Repetto e Gaetano Lavarello di Camogli si legano definitivamente alla comunità di Tristan da Cunha. I loro cognomi sopravvivono nei discendenti. La popolazione cresce nel 1899 a 74 persone e 18 famiglie.

Tristan da Cunha, Gaetano Lavarello - immagine fornita da www.tristandc.com Tristan da Cunha, Andrea Repetto - immagine fornita da www.tristandc.com

L'abilità come carpentiere di Gaetano Lavarello permette lo sfruttamento delle risorse di Inaccessible Island. La caccia e la raccolta di uova sull'isola suppliscono le carenze agricole di Tristan da Cunha.

Una nuova carestia flagella l'isola nel 1906.

Nel 1908 il ritorno dei fratelli Glass, sposati con due sorelle irlandesi, porta alla diffusione del cattolicesimo.

Durante la guerra Boera ed il primo conflitto mondiale vengono sospesi i viaggi annuali della nave di supporto. Per 10 anni l'isola non riceve posta sino all'arrivo nel luglio del 1919 della HMS Yarmouth che annuncia l'armistizio.

Nel 1920 iniziano i lavori di costruzione della chiesa di St. Mary e d'ingrandimento della scuola.

E' norvegese la prima spedizione scientifica guidata dal Dr. Erling Christopherson che completa una mappatura dettagliata dell'isola.

Nel 1942, durante la seconda guerra mondiale, viene installata una base segreta (Job 9 o HMS Atlantic Isle) per monitorare gli U-boots tedeschi e le condizioni meteorologiche. Viene addestrato il corpo dei "Tristan Defence Volunteers" composto da 16 uomini anche se l'isola ricopre solo compiti di comunicazione. Vengono costruiti nuovi edifici per la stazione ed anche una scuola, un ospedale ed un "negozio". Viene introdotto l'uso dello stipendio spendibile nello spaccio.

Il Dr. Wooley ricostituisce il Consiglio dell'Isola (Island Council).

La guerra porta anche innovazioni amministrative. A differenza dei sacerdoti che ricoprono solo un ruolo di guida per la comunità, gli amministratori sono anche rappresentanti ufficiali del Governo Britannico. Tristan da Cunha rientra tra i British Overseas Territories. Vengono introdotte l'acqua corrente e la fogna.

Dopo la guerra le nuove strutture vengono mantenute. Il Governo Britannico insedia sull'isola: un Amministratore, un operatore radio, un dottore ed un insegnante.

Si incentiva lo sviluppo della pesca commerciale di gamberi ed aragoste.

Il lavoro sull'isola si divide tra l'industria del pescato, i servizi governativi e la collaborazione domestica nelle case dei residenti sull'isola per lavoro.

Si registra un boom economico legato alla pesca.

Tristan da Cunha Il Governo Sudafricano si accorda per installare una stazione meteorologica permanente su Gough Island. L'accordo prevede una visita annuale di una nave sudafricana.

Nel 1957 il Principe Filippo, Duca di Edinburgo, visita l'isola.

Tristan da Cunha, eruzione del 1961 - immagine fornita da www.tristandc.com Nel settembre del 1961 l'isola viene inaspettatamente colpita da un'attività vulcanica mai registrata prima. Si registrano anche terremoti e danni.

Dopo gli eventi vulcanici del 10 ottobre, viene decisa l'evacuazione dell'isola. Il Governo Britannico ipotizza l'abbandono permanente dell'insediamento a causa dei danni subiti dalle strutture, dalle attività produttive e dall'isola stessa.

Parte della comunità viene ospitata in Inghilterra. Nonostante l'integrazione alcuni problemi di natura medica affliggono gli sfollati.

Nel 1962 si studia il vulcano e alcuni abitanti tornano sull'isola per predisporre il reinsediamento della comunità.

Nonostante l'invito del British Colonial Office a non tornare sull'isola, un voto 148 a 5 sancisce la volontà della comunità di reinsediarsi a Tristan da Cunha.

Il 9 aprile arriva una seconda avanguardia di 51 persone e il 10 novembre 1963 la nave danese Bornholm sbarca i restanti 198 "islanders" provenienti da Southampton.

Ghe.Ra. autore
25 01 2006 data inserimento
[aggiunta link] 29 11 2007 data inserimento
[aggiunta link] 31 12 2007 data inserimento
[aggiunta foto concesse dal sito www.tristandc.com] 05 12 2007 data inserimento

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titolo la targa a Camogli

Tristan da Cunha, la targa a Camogli LARGO

TRISTAN DA CUNHA


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TRISTAN DA CUNHA - ARCIPELAGO

DELL'ATLANTICO MERIDIONALE -

VI NAUFRAGO' IL BRIGANTINO

A PALO "ITALIA" NEL 1892

DETTERO VITA A QUELLA COLONIA

I MARINAI CAMOGLIESI:

GAETANO LAVARELLO

ANDREA REPETTO


A CURA CENTRO STUDI STORIA CAMOGLIESE 1971



Ghe.Ra. autore
23 10 2007 data inserimento

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titolo fotografie di Tristan da Cunha

Tristan da Cunha Tristan da Cunha Tristan da Cunha
Tristan da Cunha Tristan da Cunha Tristan da Cunha


Ghe.Ra. autore
31 10 2007 data inserimento

[note]    Si ringrazia il Museo Marinaro di Camogli note
per le immagini fornite