Rappresenta il percorso storico attraverso la Genova un po' meno conosciuta pur rimanendo di rilevante interesse.
L'edificio originale,
ove visse in gioventù il grande navigatore,
è stato distrutto dai bombardamenti navali di Luigi XIV (1684).
La ricostruzione è del fine del 1600.
Anche note come Porta di S. Andrea.
Parte integrante delle mura cittadine medievali (1155-1160).
Sono visitabili.
La struttura orignale risale al XI secolo,
le prime modifiche volte ad ampliarne la capienza vengono apportate tra il XII ed il XIII secolo.
Il portale risale al XIII secolo,
invece il rosone e gli archetti del campanile sono molto più recenti (1888).
L'interno è a tre navate con due tipi di colonne in granito ed in marmo.
La navata centrale riporta delle decorazioni del Canzio.
All'interno sono custodite:
una tela del Piola,
alcuni affreschi di Nicolò da Voltri
e l'Adorazione dei Magi di Van Cleve ora spostata nella Galleria di Palazzo Spinola.
La chiesa è in stile gotico con facciata a bande bianche e nere,
come già riscontrato in numerosi altri edifici.
La realizzazione si deve agli Ermitani di S. Agostino.
Successivamente viene sconsacrata ed assiste all'elezione del primo Doge perpetuo Simon Boccanegra.
Numerosi sono i danni che riporta nella seconda guerra mondiale.
Splendido è il campanile con bifore e quadrifore ma specialmente significativa è la copertura in maiolica policroma di Albisola.
Del complesso originale,
comprensivo del monastero e due chiostri,
è andato parzialmente perduto il chiostro quadrangolare,
resta quello triangolare.
Oggi la struttura è adibita a Museo di Architettura e Scultura Ligure.
La chiesa si colloca in un'area probabilmente coincidente con il nucleo più antico della città.
Le prime notizie relative sono datate intorno alla metà del VI secolo.
Verso l'anno 1000 viene riedificata ma,
l'attuale aspetto si deve ai lavori del XII secolo.
Nel 1442 i domenicani effettuano significative modifiche strutturali aggiungendo anche tre chiostri ed un convento.
Nonostante i numerosi interventi,
lo stile rimane chiaramente romanico.
Le opere custodite sono:
affreschi di Bernardo Castello,
l'Apparizione di Maria Vergine del Grechetto,
l'Annunciazione,
un altra Annunciazione di G. Mazone e
circa 2000 libri compreso il corale miniato di scuola bolognese del XIII secolo.
Costruita da Guglielmo Embriaco liberatore di Gerusalemme.
La torre è l'unica ancora integra.
Per i meriti della famiglia,
il Comune decise di risparmiarla dall'abbassamento forzato imposto a tutte le altre.
La struttura risale almeno al XI secolo,
lo stile ancora riconoscibile è romanico.
Notevoli sono i danni del bombardamento del 1648 e della seconda mondiale.
La chiesa custodisce:
il sepolcro della Corporazione dei Chirurghi e Barbieri,
alcune opere di Bernardo Castello e una pala lignea dell'Assereto.
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