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          "visioni di mare tra Montecarlo, Genova, Durazzo"
          conferenza sull'immigrazione albanese


Giovedì 12 luglio, nell'ambientazione raccolta e suggestiva del Museo Luzzati in Porta Siberia, tra le opere di Gauthier, Costantini, Loew, Luzzati, Shabani e Tasho, si è svolto l'incontro sul tema "l'immigrazione albanese". La conferenza a cura del Consolato Onorario d'Albania a Monaco e dell'Associazione Nugae, presentata dal Direttore Sergio Noberini e moderata dal Console Onorario Giuseppe Maria Durazzo, ha affrontato l'argomento mediante il contributo di Albino Gorini (Segretario generale del Fai-Cisl) e Rando Devole (giornalista, scrittore e sociologo albanese).

Nella foto, da sinistra: Sergio Noberini (Direttore del Museo Luzzati), Albino Gorini (Segretario generale del Fai-Cisl), Rando Devole (giornalista, scrittore e sociologo albanese), Giuseppe Maria Durazzo (Console Onorario d'Albania a Monaco) ed il Maestro Claude Gauthier.


Nell'introduzione alla conferenza, il Console Onorario ha ricordato l'impegno comune alle tre nazioni nel campo della difesa dell'ambiente e della protezione delle biodiversità, ha rammentato poi all'uditorio il successo dell'inaugurazione della mostra, preceduta da una riunione tra imprenditori, alla presenza dell'Ambasciatore d'Albania in Italia. Dopo aver ricordato l'interesse della stampa internazionale circa l'elezione del Presidente della Repubblica d'Albania, sono stati annunciati i futuri appuntamenti collaterali che accompagneranno nel mese di luglio la mostra che durerà sino al 9 settembre. Una simpatica presentazione ha introdotto il saluto del Maestro Gauthier.

L'intervento di Albino Gorini ha affrontato il problema del "primo contatto" che ha coinvolto gli albanesi giunti in Italia con i primi flussi migratori. Ha sottolineato come i primi arrivati rappresentino i soggetti maggiormente a rischio a causa della scarsa conoscenza del nuovo ambiente. Ha quindi ricordato la pubblicazione di una "guida dei diritti e dei doveri" mirata ad agevolare l'integrazione degli immigrati.

Albino Gorini ha poi spostato l'attenzione sul cambiamento della presenza albanese divenuta "più sofisticata" e sulla conseguente necessità di mutare la metodologia d'approccio nei confronti dei nuovi arrivati.

Un ultimo accenno ha riguardato l'immagine negativa dell'immigrato albanese trasmessa negli anni, anche dagli organi d'informazione, e della mancata pubblicità degli esempi positivi quale lo stesso Rando Devole autore del libro "l'immigrazione albanese in Italia - dati, riflessioni, emozioni".

Il successivo intervento dello scrittore e giornalista Rando Devole, oggi anche cittadino italiano, ha "disegnato" un identikit della recente immigrazione albanese, escludendo i flussi storici del '400, fornendo un quadro generale di come si è evoluta.

Dall'analisi dei dati statistici ha evidenziato come la comunità albanese sia la prima tra le extracomunitarie ma abbia mantenuto una diffusione su tutto il territorio nazionale evitando concentrazioni e conseguenti ghettizzazioni. Questa immigrazione di "tipo aperto" permette una maggiore integrazione rispetto a "modelli chiusi".

L'autore dello studio ha poi indicato altri dati fondamentali: la giovane età dell'immigrato, la quasi esclusiva maschilità dei primi flussi e la femminilizzazione degli ultimi arrivi dovuta ai ricongiungimenti. A riprova della crescita delle donne immigrate è stato evidenziato l'avvicinamento alla soglia del 50% negli ultimi dati statistici.

L'importanza della famiglia nella cultura albanese è rimasta anche all'estero. Gli immigrati albanesi risultano i maggiormente inclini a crearne una.

Lo studio, nel campo del lavoro, ha mostrato come la comunità albanese sia composta principalmente da dipendenti ma, a differenza di altre nazionalità, non abbia un mestiere "elettivo". L'impiego nel mondo del lavoro è differenziato e gli albanesi non si sono ritagliati, come altri, un nicchia lavorativa. Risultano i primi nell'agricoltura, campo non tradizionale, e hanno trovato impiego nell'edilizia soprattutto per la grande richiesta di manodopera.

La comunità scolastica risulta prima non solo numericamente ma anche sotto l'aspetto della frequentazione migliorando quindi le possibilità d'integrazione. In contrasto con la storia nazionale, forse per emulazione, in Italia è emerso il fenomeno dell'associazionismo. Questo sviluppo culturale, anche se ancora all'inizio, è maggiormente presente al centro-nord rispetto al sud Italia.

La presentazione dello studio è poi passata alla nota dolente della criminalità, numericamente inferiore a quanto comunemente si creda ma decisamente più pubblicizzata. Dallo studio emerge comunque un dato importante quale l'estraneità della comunità albanese dal terrorismo di qualsiasi matrice.

Rando Devole, con questo libro, ha voluto presentare il volto umano dell'immigrazione depurato dall'immagine negativa creata dalla cronaca dei primi arrivi. Concludendo l'intervento, in risposta alle domande del pubblico, ha dichiarato perplessità sul concetto stesso d'integrazione come comunemente accettato. Ha quindi sottolineato come le comunità immigrate dovrebbero evitare chiusure ed isolamenti rispetto al modello italiano ma neanche dimenticare la propria identità culturale.

Ha terminato quindi lodando la scelta simbolica per la conferenza sull'immigrazione di Porta Siberia, essendo la "porta", storicamente, un luogo di passaggio, "da e verso".

Ghe.Ra. autore
16 07 2007 data
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          "visioni di mare tra Montecarlo, Genova, Durazzo"
          inaugurazione della mostra alla presenza
          dell'Ambasciatore d'Albania in Italia S. E. Llesh Kola


Alla presenza dell'Ambasciatore d'Albania in Italia S. E. Llesh Kola, è stata inaugurata da Giuseppe Maria Durazzo, Console Onorario d'Albania presso il Principato di Monaco, la Mostra "Sulla rotta dei delfini - visioni di mare tra Montecarlo, Genova, Durazzo".

Le numerose autorità ed un folto pubblico, hanno potuto ammirare i quadri, le sculture e le fotografie di noti artisti quali: Claude Gauthier, Flavio Costantini, Artan Shabani, Emanuele Luzzati, Sylvia Loew e Roland Tasho.

L'inaugurazione è stata preceduta dalla visita ufficiale a Genova dell'Ambasciatore.

Nella foto, da sinistra: Alexander Bordero (Consigliere Nazionale - Monaco), Bruno Pastorino (Assessore Comune di Genova), Giuseppe Maria Durazzo (Console Onorario d'Albania a Monaco), Marie-Christine Grillo Van Klaveren (Segretario Esecutivo ACCOBAMS - Accordo per la protezione dei cetacei nel Mediterraneo), Llesh Kola (Ambasciatore d'Albania in Italia).


Sulla rotta dei delfini - visioni di mare tra Montecarlo, Genova, Durazzo

13 06 2007 data
26 06 2007 data